Lettera aperta al Prof. Walter Aloisi

Inviai la lettera che segue al professore Walter Aloisi il 12 Novembre 2007. Come già molti di voi sanno, sono (stato) uno studente di ingegneria informatica. Dopo aver fatto un ottimo compito scritto in elettronica mi sentivo pronto per vedere il mio nome fra coloro che avrebbero fatto l’orale e avrebbero quindi completato l’esame. Questo non accadde. Ero convinto di aver fatto un ottimo scritto; perché non ero passato ? Sentivo la necessità di capire i miei errori, rivendicando il diritto a prendere visione di quello che non avevo fatto bene. Così la mattina stessa dei risultati mi recai presso lo studio del Prof. Walter Aloisi chiedendo che mi fosse dato il diritto di visionare il mio compito. Il professore Walter Aloisi me lo negò. Tornai a casa e gli mandai quindi questa lettera sotto forma di email.


Stamattina Lei mi ha detto:”pubblichiamo i risultati a ridosso dell’orale perché non possiamo fare vedere il compito a tutti ….
…. non possiamo metterci in queste 100 messe“.Perché dice che lei non può mettersi in quelle 100 messe ?L’insegnamento è il mestiere che lei ha scelto per la sua vita.
Ciascun ruolo comporta doveri e diritti.
La sua professione le da il diritto di dire che non sono passato,
la sua professione le impone anche il dovere di dirmi perché non sono passato,
e quindi farmi vedere il compito.D’altra parte, – come studente -, ho il dovere di studiare,
ed allo stesso tempo il diritto di sapere perché non sono passato.La professione dell’insegnamento comporta, – con i suoi onòri -,
anche i suoi òneri; così come quella dello studente del resto.

Ma se io adempio ai miei doveri,
perché non posso aspettarmi che lo stesso venga fatto nei miei confronti ?

Le mi dice: “non possiamo metterci a far vedere il compito a 100 persone”.

Immagino chiaramente che sia un lavoro parecchio stancante e stressante far vedere il compito
a 100 persone che reclamano di essere passate.

Tuttavia, Professore, è il mestiere che lei si è scelto.
I suoi studenti hanno tutto il diritto di reclamare, e lei ha tutto il dovere di far vedere quei compiti,
perché questi sono i ruoli di ciascuno.

Io le sono parecchio grato per la possibilità che lei mi da di poterle parlare
da persona a persona: non è da tutti.
Per quello che lei fa io la stimo.

Lei mi dice tuttavia: “si dovrebbe meravigliare di questa discussione: ai miei tempi l’avrebbero presa a calci”

Io penso che la meraviglia debba essere lasciata per le cose che non funzionano,
non per quelle che funzionano.

Ci scandaliziamo quando un professore ci tratta bene; e non lo facciamo quando ci tratta male ?
Che senso ha ?

Se lei mi tratta bene, io non mi meraviglio, perché nel rispetto umano di due persone
che si stimano reciprocamente è normale che sia così.
Ritengo che sia normale che lo studente stimi il professore, e che lo stesso faccia il professore nei confronti dello studente.

Perché mai quindi il professore dovrebbe trattare male lo studente, se è vero che lo stima ?

Se lei pensa che questo sistema faccia schifo,
lei ha adesso la possibilità di cambiarlo.

Sereno Ternullo


La risposta che mi diede il professore nel giro di 2 ore fu sorprendente:


Gentile studente,
con la presente la informo che ho personalmente rivisto, insieme alla
commisione, il suo elaborato scritto relativo all’esame del 7/11/07.
Effettivamente, tra tutti gli errori che lei ha commesso, c’è ne è uno che
può non essere considerato tale. Di conseguenza si ritenga ammesso con il
voto di 21. La consiglio di prepararsi bene per sostenere un brillante
esame orale. Ci vediamo mercoledì.
Cordiali saluti,
Prof. Ing. W. Aloisi

Ero ammesso all’esame orale. Durante l’esame chiesi al professore di ricorreggere nuovamente il compito, davanti a me. Così si scoprì che ci erano stati ulteriori errori di valutazione, tale da portare il punteggio del mio compito da 1/10 a 4/10.
Quella esperienza fu per me abbastanza chiara per comprendere che in verità il mio compito non era mai stato corretto.

9 responses to “Lettera aperta al Prof. Walter Aloisi

  1. hey…non mi chiedere di tradurre tutto in inglese, al momento mi scoccia troppo :-p
    devo dire che il suddetto prof non è l’unico che nega la visione del compito. Dall’altro, visto che non ho un blog, racconto qui la mia. Stesso compito, prof differente(ma cambia qualcosa? sempre quello è il gruppo). Passo lo scritto, 23, mica un voto alto. La prima cosa che fanno appena mi siedo per fare l’orale è farmi visionare il compito. Mi accorgo io stessa che mi avevano considerato sbagliato qualcosa che cmq era giusto, ho fatto notare l’errore e quei punti in meno mi sono stati ridati. Ora chiedere è un nostro diritto. Fa parte dell’insegnamento correggere i propri errori. Mettila come una mezza opera di lecchinaggio, hai sbagliato, ma dimostri la volontà di correggerti chiedendo in cosa hai sbagliato. E fidati, a meno che non sei tonto, una volta che il prof ti ha ripreso su una cosa non te la scordi vita natural durante, fosse solo per la magra figura che hai preso e per lo sguardo furioso che ti ha fatto il prof mentre ti correggeva!!!
    C’è anche da dire che spesso lo studente mostra disinteresse nei confronti dei risultati degli esami, se ne fregano. Non sono passati? chi se ne frega. Vedere gli errori? Perchè andare a parlare a quello stronzo(scusando il termine) del prof e chiedere qualcosa? Va a finire che a chi è veramente interessato non fanno ricevimento. Per essere precisa devo cmq dire che ci sono prof, soprattutto quelli giovani(che ricordano ancora cosa voglia dire essere studenti) che invece sono pronti a venirti incontro, con la correzione dei compiti, continue spiegazioni ecc ecc. Bisogna essere fortunati anche nel prof con cui si fa il corso e con cui si deve fare esami.
    P.s. Complimenti per la costanza

  2. ottimo Sereno, hai fatto benissimo…in passato ho notato che in questo DIEES c’è troppo marcio, soprattutto nella correzione dei compiti…

    Durante il mio esame orale ho assistito ad un scena raccapricciante: l’esame di un “raccomandato”, fratello di uno degli assistenti: questo ragazzo ha preso 1/10 al compito scritto e all’orale ha preso 26 (dicono che sia comunque impossibile prendere questo voto anche con un esame brillante, giusto???al massimo uno o due punti in piu rispetto al voto scritto) … Eppure questo ragazzo, “stranamente” c’è riuscito … Per non parlare poi delle domande; troppo semplici, davvero banali…
    Bravo Sereno, hai fatto benissimo
    Claudio

  3. Voglio lanciare adesso l’iniziativa “Copia e incolla”: se qualcuno dei vostri professori vi nega il diritto di visionare il vostro compito sentitevi liberi di prendere la mia mail, mettere la vostra firma e spedirla a chi volete ! Se aderite, fatemi sapere

  4. E’ uno scandalo !!!Il personale docente del DiEES a parte qualche rara eccezione è composto da Insegnanti e Assistenti che trattano davvero male noi alunni … che si porgono con quell’aria “Tu sei un ignorante ed io il tuo signore”(non ricordando che tra primo e secondo livello noi facciamo 50 materie e due tesi , contro le 25 che hanno fatto loro ) che ti fa diventare pazzo di rabbia!! Sereno sei coraggioso , sei un grande , solo le persone come te riescono a rivoluzionare(in meglio) questo sistema schifoso !!! By Rocky Ing.Informatica (spec.)

  5. Scandaloso anche il fatto che si neghi il diritto all’esame fuoricorso perché troppo impegnativo per i prof.

    Si adduce la scusante che si presenterebbero anche persone in corso e che non ci sono aule. Io pago fior di quattrini per sostenere esami! E che diamine!

    Ma arriva il momento in cui una persona ne denuncia un’altra no? Arriva il momento in cui si va dai carabinieri, che dite?

  6. Si può benissimo agire. Io ho agito scrivendo una lettera, ed ho avuto quello che mi spettava.

    Perché non ti fai promotore di una petizione per la tua causa ? Il tutto condito da una buona lettera persuasiva e civile …

    La gente dovrebbe ricordare a questi individui che loro sono pagati da noi, e che loro sono al nostro servizio perché siamo noi coloro che li teniamo nel posto dove stanno.

    Qualcuno dovrebbe ricordare a queste persone che la loro missione è quella di essere uno strumento di crescita umana e professionale per lo studente, e non il contrario.

  7. Ma io infatti volevo chiedere a gran voce anche al preside, che per inciso dorme beatamente. Il problema è che per essere ricevuto devo perdere ore del mio tempo e al momento proprio non sto riuscendo. La cosa interessa tutti ed è evidentissima; basterebbe solo fare un confronto con le altre facoltà dell’Ateneo. Purtroppo qui nessuno vuole prendere in considerazione seriamente quello che pian piano è diventata la regola.

    Ogni professore fa quel che cazzo gli pare e piace adducendo scuse infondate e insultando gli studenti. Ho sentito dire con le mie orecchie che gli appelli in corso sono facilissimi e che quindi non si deve aver diritto a quelli fuoricorso. Oppure che non si sa dove sia scritta questa regola e che semmai che potrebbe succedere? Gli farebbero una multa?

    Mi sembra di aver detto davvero tutto con questi esempi che immortalano la situazione odierna della nostra SCHIFOSISSIMA facoltà.

  8. Come direbbe un proverbio, la situazione venutasi a creare all’interno della nostra facoltà può essere riassunta nella formula: “pane duro e coltello che non taglia”. Perché se è vero che i professori sono piuttosto duri di comprendonio, è anche vero che gli studenti non si dimostrano certamente taglienti.

    Già da circa un mese ho pubblicato qui sul mio blog questa lettera ad Aloisi; come può vedere, i commenti che mi sono stati lasciati si contano sulle dita di una mano. Eppure questo blog è molto frequentato. Nella giornata di ieri gli accessi sono stati 270, e molti sono stati anche nei giorni precedenti.

    La gente è brava a lamentarsi, ma non ha il coraggio di agire. Alle volte manca il coraggio, alle volte manca la capacità, alle volte manca davvero la consapevolezza del dover agire. Molti dei commenti che ho ricevuto su liuct lo stanno a dimostrare.

    Prima ancora di dare una scossa alla classe docente, bisognerebbe dare una svegliata alla classe degli studenti. Gli studenti possono cambiare le cose. Gli studenti sono tanti, e tanti studenti possono cambiare tante cose.

    Vorrei tanto che la mia generazione ritrovasse il coraggio di osare ad usare la propria testa.

  9. A volte avere un cognome importante, non ti è di aiuto, e nel caso della figlia dell’ex rettore, la situazione si complica, ma chi la conosce davvero sa quanto sia seria e quanto abbia studiato e di conseguenza meritato il suo dottorato.é troppo semplice dire che è li solo per il suo cognome, e di qualunquismi c’e’ ne fin troppi in italia. Mi chiedo e mi domando che colpa ne ha lei se ha quel cognome? avrebbe dovuto non coltivare un suo sogno, solo per evitare che qualcuno la sparlasse o peggio dicesse che non si merita di essere li?Inviterei a conoscere le persone prima di giudicarle, perchè se una persona merita è giusto che abbia il Dottorato a prescindere dal nome( in questo caso il Cognome) che porti, e su questo mi sembra che dubbi non ve ne siano ed è uno dei punti su cui sono pienamente d’accordo con te.

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